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Quando fare le ricerche di anteriorità?

Quì apro una parentesi. Le ricerche svolte oggi sono cosa assai diversa da una ricerca riferita all’anno scorso. Per dire, una verifica su data base pubblici, condotta allora, sicuramente non avrebbe dato il medesimo risultato d’una ricerca svolta oggi sullo stesso data base, e ciò non certo per un criterio di ricerca soggettivo, ma soprattutto in riferimento all’implementazione dei dati supportati dalle banche dati che in rapida successione si verifica. Sappiate bene che i data base pubblici (accessibili solo da pochi anni grazie al web), oggi, contengono buona parte dei brevetti statunitensi -è la fonte più completa-, inglesi, francesi, tedeschi e svizzeri molto meno, i brevetti europei ed internazionali per buona parte, invece poco o niente degli italiani e tanti altri, e solo da due anni, alcuni brevetti giapponesi, cinesi e russi. Sono al momento esclusi, i dati relativi al sistema dei modelli d’utilità dei Paesi ove è previsto l’istituto, tutti i data base degli altri paesi significativi, o quantomeno sono all’inizio della loro parziale accessibilità. Questa difficoltà di reperimento dei dati, ancor di più ieri, è insita anche per una questione ovvia di lingua la translitterazione del katakana giapponese, ad es., è un grosso problema- come anche per l’oggettiva inerzia delle singole P.A. Pubbliche Amministrazioni. Lo stesso medesimo problema, lo si ha anche nei confronti d’una ricerca a pagamento, ove nel caso di specie si consultano diversi data base, con un unico vantaggio di disporre d’una maggior massa documentale da analizzare, molto spesso sotto forma di abstracts ergo riassunti con tutte le problematiche del caso. In definitiva e qui sintetizzo, una ricerca condotta su un data base pubblico ha una attendibilità prossima al 15%-20% mentre una ricerca condotta su data base non pubblici inclusi quelli a pagamento riesce a spuntare, dati alla mano, non più del 50 del patrimonio brevettuale mondiale e quindi dello stato dell’arte documentato tramite brevetti preesistenti. A ciò si aggiunga che anche nel caso in cui la ricerca venga condotta attraverso data base non pubblici, l’esito è strettamente correlato ai criteri di ricerca, che, come noto sono variabili. Da ciò s’intuisce come la ricerca comunque essa sia fatta ed indipendentemente dai costi ha sempre un risultato appena sufficiente ed in certi casi nemmeno quello.

Se dopo avere brevettato una soluzione in Italia, eseguo una estensione, ad esempio in Germania, posso impedire in quest’ultimo Paese non solo la produzione ma anche la commercializzazione della soluzione tutelata tramite l’estensione del brevetto nazionale?

Certamente, i brevetti esplicano la loro efficacia limitatamente al territorio per il quale ne è stata richiesta la domanda, e non solo per la produzione ma anche per la commercializzazione.

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